Osservare le ferite genera memoria, la memoria permette di conservare e alimentare il ricordo, il ricordo nel tempo diventa un simbolo di pace. Questi possiamo dire essere i passaggi fondamentali che hanno caratterizzato il recente restauro del quadro i “Giocatori di Carte” di Bartolomeo Manfredi, che a distanza di 25 dall’attentato mafioso di Via dei Georgofili, torna alla luce grazie al sapiente e paziente lavoro di restauro eseguito dalla Dottoressa Daniela Lippi. Non un semplice restauro quello che ha visto riunire sulla tela molti dei frammenti del dipinto, a partire da dettaglio della carta presente sulla tavola dei giocatori, quel sei di fiori da cui si è partiti per ricostruire l’opera pesantemente danneggiata dall’esplosione che nella notte tra il 26 e il 27 maggio del 1993, costò la vita di cinque persone. Un lavoro come spiegato dalla stessa Dottoressa Lippi “più simile ad un recupero archeologico, che ad un restauro“, reso possibile grazie al crowfunding a cui hanno contribuito oltre al Corriere Fiorentino anche Ubi Banca e tantissimi cittadini fiorentini e non solo.
Il quadro dopo la presentazione del suo restauro avvenuta nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, in occasione dell’anniversario e della commemorazione dell’attentato di via dei Georgofili, rimarrà esposto fino al 3 giugno presso l’Auditorium Vasari, degli Uffizi situato al pian terreno dell’ala di ponente.
Testo e video a cura di © Simone Teschioni